Drammaturgo italiano. Rientrato in Italia dopo aver trascorso molto tempo in
America e in Africa, esordì nel 1909 con una piccola raccolta di prose
allegorico-satiriche dal titolo
Favole per i re d'oggi, cui seguirono due
volumi di novelle:
Storie da ridere... e da piangere (1918) e
Il Trio
Stefania (1920). A renderlo celebre furono le tragedie
Orione (1910)
e
Glauco (1919), nelle quali prevale quel tono crepuscolare che emerge
anche in altre sue opere quali
Acqua sul fuoco (1910),
La prigione
(1921) e
Belfagor, terminato da T. Sillani su appunti ritrovati, e uscito
postumo nel 1930. Da quest'opera fu in seguito tratto l'omonimo libretto
musicato da Respighi. Motivo ricorrente nei suoi drammi è la ricerca
della gloria e del bene lontano che, spesso, ci conduce alla perdita del bene
più vicino e sicuro (Pesaro 1882 - Roma 1921).